CULTURA – L’edera è amica degli alberi

Jessica Peruzzo    · 

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L’edera sugli alberi: un odio ingiustificato ?

È purtroppo molto comune vedere scempi ecologici come quello in foto, purtroppo dovuti a usanze e credenze basate sulla supposizione, anche di chi opera in buona fede.

Recidere l’edera è un gesto spesso inutile e, in molti casi, profondamente dannoso per l’ecosistema boschivo. L’edera non è un parassita che soffoca o danneggia l’albero e non ne succhia la linfa: è solamente una pianta rampicante che utilizza i tronchi come supporto per elevarsi dal terreno e raggiungere la luce, come fa coi muri. La sua presenza su un albero in salute non rappresenta una minaccia; al contrario, contribuisce alla biodiversità del bosco.

Questa pianta offre rifugio e nutrimento a una vasta gamma di animali: i suoi fiori forniscono prezioso nettare alle api e ad altri insetti impollinatori, mentre le sue bacche sono una fonte di cibo per numerosi uccelli durante i mesi più freddi. Le fitte foglie dell’edera offrono riparo e un luogo sicuro per la nidificazione o il riposo di molti uccelli, compresi i rapaci notturni, che trovano nelle sue fronde un rifugio sicuro durante il giorno.

Oltre a ciò, l’edera svolge un ruolo cruciale nel proteggere gli alberi dalle temperature rigide, creando una barriera naturale contro il gelo. L’edera può anche aiutare il naturale processo di rinnovamento del bosco: quando un albero è già malato o morente, l’edera, col suo peso e la sua ombra, può accelerarne la caduta, liberando spazio per la crescita di nuove piante e favorendo la rigenerazione del bosco e il suo naturale sviluppo.

Al contrario, a volte l’edera tiene in piedi gli alberi morti: questi verranno presi di mira dai picchi e dagli insetti xilofagi e offriranno ulteriore rifugio e siti di nidificazione a moltissime specie animali.

Certamente se un albero è già in condizioni precarie, debilitato, parassitato, sottoposto a stress ambientale o con chioma già diradata e quindi maggiormente colonizzabile, la presenza cospicua di edera può velocizzare la sua morte, ma stiamo attenti a non scambiare l’edera per la vera causa di decesso dell’albero. Ci sono, infatti, numerosi alberi sani ultracentenari che coesistono con l’edera da secoli nelle foreste anche italiane.

Tagliare l’edera significa privare l’ecosistema di un elemento essenziale per la sua biodiversità. È importante comprendere che l’edera è un’alleata nel mantenimento di un equilibrio naturale quando si punta a ottenere un bosco il più vario e biodiverso possibile ?

Bibliografia per approfondimenti:

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Castagneri D., Garbarino M., Nola P. (2013). Host preference and growth patterns of ivy (Hedera helix L.) in a temperate alluvial forest. Plant Ecology.

Tremolieres M., Carbiener R., Exinger A., Turlot J. (1988). Un exemple d’interaction non compétitive entre espèces ligneuses: le cas du lierre arborescent (Hedera helix L.) dans la forêt alluviale. Acta Oecologica.Vol. 9(2), pp. 187-209.

Aubin A. (2023). Le lierre « tueur d’arbre » : entre préjugés, ignorance et réalité. Université de Rennes, web.

Wilhelm G. (2010). Efeu an Bäumen – ein Problem? Was wir über diie Wiirkungen eiiner außergewöhnlliiche Pfllanze wiissen. Bund.

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