Sant’Agata di Puglia. Seduti in quel caffè a chiacchierare con il maestro Pompeo Gerardo Ungaro

Un’intensa vicenda personale vissuta tra Sant’Agata di Puglia e la Lombardia da un maestro di arti marziali e non solo

(Pompero Gerardo Ungaro si allena anche a Sant’Agata di Puglia)

E’ proprio vero che a volte nel nostro nome è riassunta la nostra personalità. Il maestro Ungaro racchiude in sé il coraggio di Pompeo, il nemico giurato di Giulio Cesare, e la generosità di Gerardo, il santo molto noto e venerato a Sant’Agata di Puglia. Il coraggio lo ha dimostrato soprattutto nelle sue scelte di vita movimentata, mentre la generosità forse la mostra tutta nell’età della meritata pensione non caratterizzata dall’ozio, ma da una salutare attività di beneficenza. Stiamo parlando di Pompeo Gerardo Ungaro, che abbiamo incontrato in una sala del “Bar degli amici”, di Sant’Agata di Puglia, nel primo lunedì di settembre di questo anno pazzo, parlando del clima e non solo. Pompeo giunge puntualissimo all’appuntamento e già questo particolare mette in evidenza uno dei suoi insegnamenti che cerca di trasmettere ai suoi allievi piccoli o grandi: il rispetto per gli altri. Nacque nell’anno della grande nevicata, il 1956, nel penultimo giorno di novembre, allietando i genitori Giuseppina Danza e Giuseppe Ungaro. Rimase orfano di madre a 18 mesi e divenne il prediletto degli zii, che lo avrebbero tenuto volentieri in casa loro, ma il padre, risposato, lo volle con sé. La sua vita di ragazzino è segnata da un’alternanza di soggiorni tra Sant’Agata e la Lombardia. La prima e la seconda elementare, come si diceva una volta, le frequentò a Sant’Agata, continuò gli studi a Milano fino al conseguimento della licenza di scuola media. Si iscrisse all’ITIS di Saronno, dove si recava in motorino, con tutti i disagi immaginabili. A quindici anni lasciò la scuola ed entrò nel mondo del lavoro. Correvano gli anni Settanta ed era facile trovare lavoro. Lavorò in un’azienda che preparava accessori per il bagno, in un’altra in qualità di pulitore di metalli e intanto coltivava il sogno di diventare calciatore e frequentava i campi di atletica. La passione per il calcio l’aveva già coltivata a Sant’Agata. Restano memorabili nella sua mente e nel suo cuore le trasferte fatte a bordo del camioncino di Mavilia, commerciante. Pompeo passava ogni estate a Sant’Agata e spesso aiutava gli zii nei lavori di campagna, respirando aria buona e libertà, anche aiutando a condurre le vacche al pascolo. Tornato a Milano, Michele Sannino, il suo amico fidato e fedele, lo convinse a tentare la strada dell’atletica. Si allenava nello stesso campo frequentato da Pietro Mennea e Marcello Fiasconaro, due atleti esemplari. Pompeo, quasi diciassettenne, si esibì a Milano nel campo 25 Aprile e percorse i mille metri in 2,55 minuti, un tempo di tutto rispetto. La settimana successiva, all’Arena di Milano, su pista in tartan, ridusse il tempo a 2,50 minuti netti. Ormai, era più di una promessa per l’atletica italiana. Il 1973 non fu un anno felice. Aveva 17 anni quando sul treno che da Foggia lo portava a Milano fu colpito da una paresi non diagnosticata correttamente. Subì un intervento chirurgico sbagliato, che gli rovinò la regolarità del viso di bel ragazzo che lo distingueva da tutti. Il conseguente disagio lo fece isolare dalla società. Intanto frequentava le scuole serali per diventare disegnatore meccanico, fece il tappezziere per auto, lavorò come dirigente di magazzino in un’azienda di semilavorati di serrature e lucchetti, essendo partito dalla qualifica di manovale. Grazie all’amico, Michele Sannino, che lo portò quasi di peso ad una festa, incontrò una ragazza, che lo aiutò a ricostruirsi psicologicamente, e tornò ad essere un ragazzo sereno, frequentando allegre compagnie miste e desiderose di vivere. All’età di 20 anni, la nostalgia per Sant’Agata e il desiderio di vivere in autonomia lo ricondussero in paese. Si rendeva utile lavorando in campagna con gli zii e frequentava Karate in una palestra di Accadia, spostandosi con la sia inseparabile A 112. In breve tempo aprì una scuola di Karate a Sant’Agata, che cesserà ogni attività dopo la sua partenza per quel ramo del lago di Como, per dirla alla maniera di Alessandro Manzoni. In paese rivide una ragazza che già conosceva e il 31 gennaio del 1981 la sposò, nella chiesa di Sant’Angelo con matrimonio concordatario officiato dal parroco, don Domenico Fierro. Intanto si era affiancato al suocero, Francesco Vitagliano, in qualità di levigatore di pavimenti, attività nella quale raggiunse subito livelli di eccellenza. Nel 1981 diventò padre di Pier Luigi, che studierà Disegno industriale e Scienze motorie, e che in questo caldo agosto del 2024 ha allenato un Vip di Hollywood. Nel 1984, la famiglia si allargò per la nascita del secondo genito, Giuseppe, che è programmatore musicale di Radio Montecarlo. Per Pompeo e per la sua famiglia Sant’Agata non offre tante prospettive, quindi a bordo di una 127 si riprende la strada per la Lombardia, con destinazione Como, dove lavorò nell’industria serica fino a raggiungere il grado di capo telaio. In seguito ad una crsi del settore, Pompeo lasciò l’industria serica per entrare in quella cotoniera di alta gamma, raggiungendo il ragguardevole grado di capoturno notturno di tutta l’azienda per la quale avviò anche uno stabilimento in Ungheria, nella regione del lago Balaton. Nel 2016 decide di smettere di lavorare, per dedicarsi allo sport, aprendo una scuola che gestisce il primo figlio Pier Luigi, mentre eglisidedica a bambini e anziani, soprattutto tenendo corsoi di ginnastica dolce e prestando settimanalmente opera di volontariato puro nell’Ospedale pediatrico di Bergamo. Pompeo è anche Maestro di Reiki, un metodo di guarigione e di terapia utile a guidare l’energia per tutto il corpo. I capisaldi della filosofia di vita di Pompeo Gerardo Ungaro, istruttore di VI DAN, sono due; un detto giapponese che dice: “Sette volte cado, otto volte mi alzo” e un suo pensiero : ” La vita mi ha dato tanto ed è ora che io ne restituisca almeno una parte”.

Carmine Granato

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PRESENTAZIONE HAKURYU TEAM

La Scuola Hakuryu viene fondata ufficialmente nel 1996 dal Maestro Pompeo Gerardo Ungaro, praticante di Karate fin dal 1980. Il Karate è stata la prima disciplina che abbiamo diffuso nella Provincia di Como, dice il Maestro. Negli anni si sono susseguite generazioni e generazioni di praticanti, abbiamo avuto squadre agonistiche con buoni risultati in campo regionale e nazionale. L’ASD Hakuryu è affiliata alla FIJLKAM, la Federazione Nazionale Sportiva designata dal CONI per promuovere la disciplina del Karate in ambito agonistico e sportivo. I nostri tecnici sono certificati e ricoprono incarichi federali.

Negli ultimi dieci anni la Scuola Hakuryu però ha ampliato la sua offerta formativa introducendo anche altre discipline e corsi sia per adulti che per bambini. Inoltre da tre stagioni sportive abbiamo una classe di karate dedicata interamente ai disabili, raggiungendo grossi obiettivi a livello motorio ed educativo.

La cultura del movimento e del benessere è diventata FONDAMENTALE per la nostra scuola.

Uno dei settori principali è sicuramente la Ginnastica Dolce Funzionale, ossia un’attività fisica che si concentra sulla mobilità, sulla flessibilità, sull’equilibrio e sulla forza muscolare, senza impegnare eccessivamente il corpo. È progettata per essere sicura e accessibile a persone di tutte le età e livelli di fitness, comprese quelle con limitazioni fisiche o condizioni mediche. Nelle sedute ci si concentra sulla postura corretta, sulla respirazione consapevole e sul rilassamento muscolare.

La ginnastica dolce può essere particolarmente utile per le persone che cercano un modo gentile per mantenere o migliorare la loro salute e il loro benessere, senza eccessivo stress fisico. Può anche essere una buona opzione per coloro che si stanno riprendendo da un infortunio o che desiderano integrare un’attività fisica più leggera nella loro routine di fitness.

Studiando e formandoci abbiamo introdotto  anche il Tai Chi Chuan e il Qi Gong, due antiche discipline cinesi atte a migliorare il proprio benessere psico-fisico attraverso un uso corretto della respirazione, agendo su equilibrio e concentrazione. Una meditazione in movimento che non ha età o tempo. Il Qi Gong promuove il flusso armonioso di energia vitale, chiamata “qi” o “chi”, all’interno del corpo.

Le pratiche di Qi Gong includono una vasta gamma di movimenti, posture, esercizi di respirazione, visualizzazioni e meditazioni. Questi possono essere svolti in piedi, seduti o sdraiati e possono essere adattati per adattarsi alle esigenze e alle capacità individuali.

Il Qi Gong è spesso praticato per migliorare la salute e il benessere generale, per ridurre lo stress, per aumentare la flessibilità e la forza, per migliorare l’equilibrio e la coordinazione e per promuovere un flusso armonioso di energia attraverso il corpo. Viene anche utilizzato come pratica complementare nella medicina tradizionale cinese per trattare una varietà di disturbi fisici e mentali.

In generale, il Qi Gong è considerato una pratica olistica che promuove l’equilibrio e l’armonia tra mente, corpo e spirito.

Con la stessa ottica, abbiamo affiancato all’allenamento fisico puro e alla preparazione atletica per amatori o sport performer anche la “mobility” e il “flow”, ossia catene dinamiche di movimenti che si possono eseguire in piedi e a terra che derivano da yoga, pilates e arti marziali con lo scopo di rendere i movimenti del nostro corpo, della colonna vertebrale, delle articolazioni in generale, più fluidi e connessi tra di loro. Una piacevole riscoperta delle potenzialità fisiche del corpo umano, accompagnate da un grosso lavoro su respirazione, forza, focus e concentrazione. Un ottimo sistema per rilassare la mente e a tonificare il corpo.

Inoltre ci occupiamo di sport lottatori, di sport da combattimento e di scherma di bastone e scherma corta di coltello, metodo Trimigno System di Manfredonia. 

La sede operativa di Hakuryu Team è presso il centro sportivo di Tremezzina, nella località di Lenno, in Via Diaz.

I nostri tecnici:

  • Pompeo Gerardo Ungaro: Presidente Sociale e Direttore Tecnico, Maestro e cintura nera 6° dan di karate, Maestro di Tai Chi Chuan stile Yang, Maestro di scherma di bastone, insegnante di ginnastica dolce;
  • Pierluigi Ungaro: Laureato in Scienze Motorie; Istruttore di karate e cintura nera 5° dan, Istruttore di kickboxing, arti marziali miste; preparatore atletico, personal trainer, strength coach, istruttore di functional training; docente scolastico;
  • Tamellini Elisa: Laureata in Sport Management e in Scienze Motorie; asp. allenatore di karate; cintura nera 3°
  • dan; docente scolastico.

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