S.Agata di Puglia. Libri e cultura, scambio di idee con la Gazzetta del Mezzogiorno

A proposito di libri e cultura sarà bene aprire un dibattito a Sant’Agata

Dando la notizia della rassegna letteraria, che si tiene a Sant’Agata in questo caldissimo agosto del 2024, la Gazzetta del Mezzogiorno ha scritto che questa manifesta zione “porta un po’ di cultura e di libri ” a Sant’Agata , paese “tra i più gradevoli della provincia di Foggia”. (articolo riportato in copia, in questa pagina). Sant’Agata non è un paese privo di cultura e di libri e non è certo una serie di presentazioni di libri che “porta libri e cultura”. Tra l’altro, alla presentazione del libro l’ex PM ed ex sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, era impossibile trovare il suo libro perché non ne ha portato neanche una copia per gli eventuali compratori. Forse, gli organizzatori avrebbero potuto affidare all’edicola Rinaldi le copie da vendere di tutti gli autori presentati. Sia ben chiaro che ogni evento che odora di cultura è benvenuto. Tuttavia non possiamo limitarci a queste rassegne agostane per dire che siamo in regola per quanto riguarda “libri e cultura”. Mi procura molta tristezza passare per la Piazzetta della Lettura, intitolata all’architetto Luigi Marchitelli, cultore e scrittore dialettale santagatese, perché è deserta e abbandonata. Vi si nota un leggio di non poco conto, che sarebbe utile salvare prima che vada in malora. Nella scalinata destinata al pubblico si vanno cancellando i nomi di scrittori amati da chi li ha citati. Un luogo che è diventato un non luogo. In quella piazzetta, in estate, si dovrebbero alternare al leggio i giovani e meno giovani lettori di Sant’Agata. Durante i rimanenti mesi dell’anno, gli aspiranti “presentatori di libri” dovrebbero avere la possibilità di trovare in biblioteca i libri più recenti per poterli leggere e illustrare al pubblico. Ma anche la biblioteca avrebbe bisogno di una raddrizzata. Ci vorrebbe almeno un addetto fisso e professionale. La biblioteca di S.Agata dovrebbe essere inserita in un circuito almeno regionale per l’approvigionamento dei libri; dovrebbe avere almeno tre postazioni di computer, una tranquilla sala di lettura e tanto altro. Una biblioteca che si rispetti dovrebbe essere ampia, illuminata e condizionata d’inverno come d’estate. Una rassegna estiva, purtroppo, non fa “libri e cultura”, ma immagine. Nelle lettere ad un giornale (seconda foto allegata) non si può scrivere tanto, tuttavia ho ricordato alcuni personaggi, che hanno tenuta alta la cultura a Sant’Agata. Sicuramente la lista sarebbe lunga, ma noi santagatesi li conosciamo tutti. Per i più giovani e per chi non lo sappia, ricordo che fu per interessamento di don Remigio Cela che a Sant’Agata fu istituita la Scuola Media, che i paesi limitrofi non avevano. Sicuramente da Accadia molti studenti venivano a scuola a Sant’Agata a bordo di una balilla nera che ricordo perfettamente. Forse qualche studente veniva anche da Deliceto. La presenza della Tipografia della Casa del Sacro Cuore di Gesù, diretta da Rocco Cela, non era certo indice di un paese “senza cultura e senza libri”. Tra i maestri mi piace ricordare Francesco Soldo, poeta dialettale e drammaturgo. Chiunque abbia voglia di ricordare altri santagatesi colti e illustri può scriverci.

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