Trani. Intervista impossibile a Giulio Carlo Argan, insigne storico dell’arte e già sindaco di Roma

Incontriamo il compianto Giulio Carlo Argan, autore di una Storia dell’Arte , che ha formato tantissimi giovani

Buongiorno, professor Argan. Come mai è in visita a Trani ?

Buongiorno a lei. Ho ottenuto una settimana di permesso dal Paradiso e sto curiosando in giro per la Puglia, della quale si parla molto anche tra noi beati

Cosa pensa dell’attuale situazione della Puglia ?

Prima di tutto sto ammirando il vostro insuperabile Romanico Pugliese, come la Cattedrale di Trani, davanti alla quale stiamo chiacchierando. Sono reduce da una visita delle zone interne della Puglia e sono desolato.

Desolato è parola grossa, professore. Mi illumini.

Essendo stato sindaco, ho dato uno sguardo a come sono amministrati molti paesi, che gradualmente si stanno spopolando. Ho scoperto delle situazioni che hanno dell’incredibile.

Mi dica, professore. Scendiamo nei dettagli

Ho incontrato e ho parlato con sindaci, consiglieri comunali e assessori. Ho incontrato molti giovani, nelle scuole e anche in giro per i paesi. Ho scoperto che ….

Cosa ha scoperto, professore ?

Andiamo per ordine. Qualche sindaco mi ha detto chiaramente:” Io faccio ciò che mi pare. Posso agire “legisbus solutus” (fregandomene delle persone e dei loro problemi, della Costituzione, delle leggi, dei regolamenti, dello statuto del Comune) e a chi se ne lamenta dico: ” Denunciami. Ci vediamo in tribunale fra una quindicina di anni. Nessuno lo fa, perché gli avvocati costano e quindi io la faccio franca“. Ho chiesto a qualche sindaco: “Come mai la gente accetta tutto e lei spadroneggia in paese, facendo ciò che le viene in mente ? La giunta e il consiglio comunale approvano tutto ?”. La risposta è agghiacciante: “Giunta e consiglio cosa sono ? Decido io. Assessori e consiglieri occupano le poltrone, perché li ho “sistemati” io. Nessuno osa alzare foglia che io non voglia”.

E lei ha replicato ?

Ho continuato a parlare, chiedendo a qualche come la gente giudichi il suo operato.

“A me di ciò che pensa la gente non interessa un bel niente. Io mi sono creato uno zoccolo duro di elettori e dell’altra metà del paese non mi curo“.

Ho chiesto ancora: “La su amministrazione, che atteggiamento ha nei confronti dei giovani e della cultura?”

Che tipo di risposta ha avuto ?

Ho avuto varie risposte, una più sconcertante dell’altra. Molti sindaci pensano all’ “hic et nunc” (al momento) e del futuro del paese e dei giovani non si interessano. Tanto i ragazzi non votano e ci pensano i genitori a indicare loro per chi devono votare.

Ha sentito anche dei genitori ?

Francamente no. Smettiamo di colpevolizzare i genitori. I genitori non possono pensare alle biblioteche, agli impianti sportivi e l tempo libero dei figli. Se avessero a cuore le sorti del paese e dei giovani, dovrebbero essere le amministrazioni locali a creare le condizioni per assicurare un ambiente vivibile stimolante per i ragazzi.

Dei giovani che impressione ha riportato ?

Qualche giorno fa, ho visitato Didacta, la fiera della formazione, che si è tenuta alla Fiera di Bari. Sono rimasto favorevolmente impressionato, osservando i giovani che giravano per la fiera alla ricerca di informazioni utili per costruirsi un futuro. Certamente, accanto a quelli interessati erano presenti anche quelli che non staccavano gli occhi dai loro telefonini. Siamo nella norma.

Tutto normale dunque ?

Neanche per sogno. Pediatri, psicologi, psichiatri, giudici minorili , professori e studiosi di varie discipline sono seriamente preoccupati per l’abbassamento di preparazione e di sviluppo armonioso dei giovani, che passano troppo tempo usando tecnologie varie.

I genitori cosa dovrebbero chiedere e a chi ?

A mio modesto parere, i genitori dovrebbero preferire la gallina domani e non l’uovo oggi. Fuor di metafora, i genitori devono pretendere adeguati servizi dalle amministrazioni locali a beneficio dei loro figli e non accontentarsi di piccoli o grandi favori, che li incatenano e li rendono “schiavi” a vita. Almeno i ragazzi possano socializzare a prescindere delle casacche politiche indossate dai genitori, che a volte cambiano schieramento velocemente e a seconda delle convenienze del momento. Non è lecito rubare il futuro ai ragazzi.

Grazie, professore, e buon ritorno in Paradiso.

Grazie a lei e mi raccomando: “Fate conoscere il vostro Romanico Pugliese ai giovani. Ne resteranno affascinati.

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