Foggia. Convegno su storia e aspetti legislativi e giurisprudenziali di bullismo e cyberbullismo

Il filo conduttore del convegno è stato il concetto di responsabilità.

(nella foto, da sx, Avv, Marco Scillitani, Avv. Gianluca Guastamacchio, Avv. Gerardo Cavaliere)

(al centro, il dr. Vincenzo Maria Bafundi, Sostituto procuratore della Repubblica)

Organizzato dal Premio Stefano Cavaliere, il 27 novembre 2024, nel Salone della Scuola Forense di Capitanata, in Via Stefano Cavaliere, 29 , a Foggia, si è tenuto il convegno “Bullismo e cyberbullismo”, valido per il conseguimento di 3 crediti formativi degli avvocati da parte del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Foggia. Al convegno hanno dato il patrocinio la Scuola Forense di Capitanata, l’Ordine degli avvocati di Foggia, il Comune di Sant’Agata di Puglia, il Premio Stefano Cavaliere, nato nel 2007 nell’UNITRE di Foggia e che da quest’anno è diventato Premio Nazionale, e la Pro Loco “Pierino Donofrio”, di Sant’Agata di Puglia. Il presidente della Pro Loco, Gerardo Lionetti, è intervenuto portando anche il saluto del Comune di Sant’Agata di Puglia. L’organizzatore e moderatore del convegno risponde al nome di Gerardo Cavaliere, avvocato, nipote del compianto Stefano Cavaliere, di Sant’Agata di Puglia. Stefano Cavaliere fu avvocato penalista di vaglia e parlamentare per molte legislature. L’Avvocato Gianluca Ursitti, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Foggia, ha calorosamente salutato i convegnisti sottolineando l’importanza dell’argomento in trattazione ed ha augurato buon lavoro. L’Avvocato Marco Scillitani, del Foro di Foggia, ha fatto un brillante e veloce excursus sulla natura e sulla storia del bullismo attraverso i secoli passati, partendo dal Medioevo per approdare infine al XXI secolo. Il Dottor Vincenzo Maria Bafundi, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, è intervenuto, dando un notevole contributo di dottrina e di giurisprudenza sul bullismo e prendendo in esame anche la legislazione e la giurisprudenza di altri Paesi e di Corti di Giustizia di livello europeo. Ha chiuso gli interventi del convegno l’Avvocato Gianluca Guastamacchio che ha trattato in particolare della “culpa in vigilando” riferita all’ambito scolastico e facendo ampi riferimenti di dottrina e di giurisprudenza, che resta sempre un cantiere aperto. Il filo conduttore del convegno è stato il concetto di responsabilità. Si è parlato di responsabilità di chi usa il bullismo come atto violento, di chi dovrebbe educare gli aspiranti bulli (tendenza naturale dell’uomo, secondo l’Avvocato Scillitani), di chi dovrebbe vigilare sugli alunni, per evitare episodi di bullismo. Guastamacchio ha sottolineato che la “culpa in vigilando” dei docenti è cambiata molto. Tuttavia, come ha aggiunto il dr. Bafundi, la colpa e la sua gravità devono sempre essere ben individuate al fine di giungere ad una sentenza giusta.

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