Itinerari per la Puglia, di Pina Belli D’Elia

Una guida datata, ma fondamentale per capire il pianeta Puglia

Itinerari per la Puglia, una delle “Guide de L’Espresso”, pubblicato nel 1980, ma ancora validissimo per chi voglia iniziare a capire questa regione ricca di storia e di storie, ancora da scoprire. La guida è strutturata in quattordici itinerari, che introducono nelle tradizioni, nell’arte e nella storia della Puglia, antica e nobile terra, che merita di essere conosciuta e studiata Come ha scritto Pina Belli d’Elia, la compianta storica dell’Arte, milanese di nascita e barese di adozione, la Puglia non é una regione omogenea né dal punto di vista morfologico- geografico, né da quello storico culturale: per molto tempo non si parlò, infatti, di Puglia, ma di Puglie.
Una profonda diversità di caratteri etnici storici culturali ambientali distingue le quattro zone fondamentali di cui si compone: la Capitanata, corrispondente grosso modo alla Provincia di Foggia, la Terra di Bari e il Salento, che comprende più o meno le attuali provincie di Brindisi e Lecce
più quella di Taranto, che é meglio considerare a parte come Terra ionica.
Zone decisamente caratterizzate dal punto di vista ambientale,
profondamente segnate da proprie tradizioni, da una propria storia remota
, su cui si innestano vicende recenti e realtà attuali, che ne fanno delle
vere regioni nella regione.

La Puglia é una terra singolare. Parte integrante dell’Italia peninsulare
adriatica a nord-est, se ne svincola progressivamente sino a
configurarsi come una lunga e stretta lingua di terra che si protende
verso Oriente, immersa nello Ionio, tesa verso la costa Albanese che
non raggiunge per poco. È una delle regioni d’Italia col maggior sviluppo
di coste e anche la regione d’Italia più pianeggiante, a parte un
breve tratto di Appennino che divide con la Campania e la Basilicata; e
quella stranissima montagna, che sorge improvvisa dalla piana di Foggia e strapiomba sul mare: il Gargano.
Tra l’Appennino, il Gargano e il mare, si
stende la vastissima e fertile piana del Tavoliere.
Nella Capitanata sboccano le tradizionali strade di accesso alla
Puglia: l’Adriatica, che scende da nord, attraverso l’Abruzzo, e passa
nella piana a ridosso del Gargano. L’altra, la più storicamente importante, che attraverso i valichi dell’Appennino la collega con Napoli e
Roma, passando tra le colline preappenniniche dominate dalle antiche
città di Bovino, Troia, Lucera.
Sono le vie attraverso le quali si sono rovesciate tutte le invasioni,
sono affluiti pellegrini e crociati e attraverso le quali, trasformate in
autostrade e ferrovie e leggermente mutate nel tracciato, affluiscono
oggi turisti e uomini d’affari e gli emigranti che vanno e tornano per le
vacanze.

Prof. Pina Belli D’Elia, Storica dell’Arte, profonda studiosa del Romanico pugliese.

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