Sant’Agata di Puglia. Piccola raccolta di termini santagatesi desueti o strani, di Gerardo Zingariello

La memoria che si va perdendo. Seconda edizione corretta e ampliata

Il dialetto è la prima forma di espressione linguistica con la quale, di regola, veniamo a contatto. Ed è anche quella che amiamo e che non dimentichiamo mai, neanche a distanza di anni. Tuttavia sappiamo tutti che i dialetti non se la passano bene e che le parole desuete sono sempre più numerose. Gerardo Zingariello, santagatese di Via Dante, che ama il nostro dialetto, ha arricchito la prima edizione dei termini santagatesi, per lasciarci memoria del dialetto che perde pezzi. Naturalmente si è fatto aiutare da amici, che conoscono il nostro dialetto e soprattutto dal prof. Leonardo Noviello. Di sicuro interesse sono gli “Intercalari usati moltonspesso”, tra i quali spicca “AVENN, PUTENN, PAANN , che si traduce in AVENDO, POTENDO, PAGANDO…per la “gioia” dei creditori. E’ interessante anche l’elenco dei vari mestieri ARTIGIANALI PRESENTI IN PAESE FINO AGLI ANNI 1950 – 1970. Sono meno di una ventina e sono quasi tutti scomparsi. Una foto del Convento di San Carlo, abbattuto, si trova in apertura del libretto di meno di cento pagine, che l’autore dedica a suo padre Gennaro e a sua madre Antonia Marinaccio. Chi intende consultare l’opera può chiedere al Circolo Operaio di Sant’Agata, che lo conserva nella piccola biblioteca, o può contattare l’autore al numero 320 552 67 85.

Carmine Granato

(In copertina, Via Dante, di Sant’Agata. Opera dell’artista A. Bergantino)

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